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I Proprietari
1593
Francesco Grimaldi e Lelia Pallavicino
Non si conosce la data di nascita di Francesco Grimaldi, che appartiene a una delle casate più antiche e potenti di Genova. Il nobile ha una brillante carriera come banchiere e condottiero per Filippo II, re di Spagna. Nel 1580, nel corso della guerra per la conquista del Portogallo, è al servizio del sovrano e comanda alcune truppe di cavalleria. Prima del 1593 avvia la costruzione del suo palazzo a Genova, nella zona di Pellicceria. Muore nel 1606, e gli inventari stesi alla sua morte ricordano che l’edificio fosse già impreziosito da una ricca collezione. Di questa, composta in gran parte da arazzi, si conservano oggi solo alcuni dipinti.
1606
Tommaso Grimaldi e Dorotea Pallavicino
Tommaso Grimaldi nasce intorno al 1600, e alla morte del padre Francesco è ancora un bambino. Nel 1623 si sposa con Dorotea Pallavicino, con cui vive alcuni anni di prosperità economica. È in questo periodo che fa affrescare alcune sale del palazzo dal pittore Lazzaro Tavarone. Le scene raffigurate celebrano le gesta degli antenati di Tommaso e le conquiste militari dell’impero spagnolo, di cui la famiglia Grimaldi è alleata fedele. Tuttavia, negli anni successivi, Tommaso accumula ingenti debiti, causati forse dal vizio del gioco d’azzardo. Nel 1650, cinque anni prima della morte, si trova costretto a cedere le sue proprietà al cognato, Ansaldo Pallavicino.
1650
Ansaldo Pallavicino e Teresa Lomellini
Nato nel 1622, Ansaldo è figlio di uno dei protagonisti della vita pubblica genovese del primo Seicento: Agostino Pallavicino. Doge nel 1637, Agostino educherà il figlio alla politica e alla passione per le arti. Ansaldo appare al fianco del padre in alcuni dipinti, ed è il primo proprietario del palazzo di cui si conservino dei ritratti. Nel 1648 si sposa con Teresa Lomellini e va a vivere in affitto nel palazzo di proprietà di Tommaso Grimaldi, marito della sorella di Ansaldo. Due anni dopo, diventa proprietario della dimora coprendo alcuni debiti del cognato. Nel 1658 finanzia la decorazione della chiesa genovese di San Siro. Muore nel 1660, a soli 38 anni, durante un viaggio a Bruxelles, dove si reca per curare alle terme alcuni problemi di salute.
1660
Nicolò Agostino Pallavicino, Anna Maria Pallavicino e Gerolamo Doria
Figlio di Ansaldo, alla morte del padre ha soltanto un anno. Come il nonno Agostino, diventa ambasciatore e nel 1685 viene inviato dalla Repubblica di Genova al cospetto del re d’Inghilterra Giacomo II. Decide poi di prendere i voti e di intraprendere una carriera ecclesiastica a Roma. Nel 1709 muore dopo aver nominato come sua erede la sorella Anna Maria Pallavicino. Anna Maria sposa Gerolamo Doria e dalla loro unione nasce Paolo Francesco. Alla morte della madre, avvenuta nel 1727, Paolo Francesco acquisisce la proprietà della dimora.
1732
Maddalena Doria e Nicolò Spinola
Maddalena Doria è figlia di Anna Maria Pallavicino e Gerolamo Doria. Diventa proprietaria del palazzo nel 1732, quando il fratello Paolo Francesco muore celibe e senza aver avuto figli. Grazie alla sua iniziativa, la dimora è sottoposta al più ampio rinnovo decorativo della sua storia. Il marito di Maddalena, Nicolò Spinola, è un importante figura della politica genovese. Nel 1740 viene eletto Doge della Repubblica. Maddalena nel 1760, prima di morire, vincola il palazzo al suo figlio primogenito.
1760
Francesco Maria Spinola e Maria Giulia Fieschi
Francesco Maria Spinola nasce nel 1702 da Maddalena Doria e Nicolò Spinola del ramo di San Luca. Nel 1734, l’anno in cui la madre inizia gli importanti lavori di restauro del palazzo, si sposa con Maria Giulia Fieschi, detta Lilla. Tuttavia, i loro figli non avranno discendenti. Pasquale, il primogenito, risulta affetto da disturbi mentali, mentre suo fratello Paolo Francesco non riesce ad avere figli. Il palazzo, passerà in eredità nell’Ottocento a un altro ramo della famiglia Spinola, detto di Luccoli, parenti dei proprietari del palazzo per mezzo della sorella di Lilla, Maria Teresa Fieschi, che sposa nel 1790 Giovanni Battista Spinola di Luccoli.
1770
Paolo Francesco Spinola
Paolo Francesco Spinola nasce nel 1746. Vive una vita agiata, frequenta circoli culturali e viaggia molto. Nonostante si sposi due volte, la prima con Maria Brignole e la seconda con Geronima de Mari, entrambi i matrimoni vengono annullati a causa della sua impotenza. Soggiorna spesso fuori da Genova, tra Roma e Pisa, ma mantiene un rapporto costante con la dimora di Pellicceria. Paolo Francesco vive in prima persona gli anni turbolenti della Rivoluzione Francese e della caduta della Repubblica di Genova (1797). Muore a Pisa nel 1824, dove viene sepolto, lasciando in eredità il Palazzo genovese al cugino Giacomo Spinola.
1824
Giacomo Spinola di Luccoli e Violantina Balbi
Giacomo Spinola nasce nel 1780, ed è parente lontano di Paolo Francesco. Giacomo cresce nel palazzo di famiglia in via Luccoli e vi continua a vivere dopo il matrimonio con Violantina Balbi, celebrato nel 1802. Violantina è una donna colta, scrittrice e pittrice dilettante, erede di un importante patrimonio di beni e opere d’arte. Nel 1824 la coppia si trasferisce a Palazzo Spinola, dove vengono raccolte le loro collezioni. Nel frattempo Genova è diventata parte del regno di Sardegna. Giacomo si allinea alla politica dei Savoia e Violantina diventa dama di compagnia della regina. I due vivono una vita agiata, uniti da una fortissima fede religiosa.
1858
Francesco Gaetano Spinola e Teresa Centurione Scotto
Francesco Gaetano nasce nel 1819 ed è l’unico figlio maschio di Giacomo e Violantina. Nel 1849 sposa Teresa Centurione Scotto e dalla loro unione nascono numerosi figli. Alla morte del padre, avvenuta nel 1858, eredita un cospicuo patrimonio. Nel tardo Ottocento, iniziano ad essere organizzate le prime esposizioni sull’arte antica a Genova. Francesco Gaetano vi partecipa prestando in diverse occasioni le opere della sua collezione, raccolta a Palazzo Spinola. È in questo modo che i tesori della dimora iniziano ad essere conosciuti da un pubblico più vasto.
1905
Ugo Spinola e Solferina Serra
Ugo Spinola, primogenito di Francesco Gaetano, si sposa con Solferina Serra nel 1877. I due si trasferiscono nella dimora di Pellicceria soltanto nel 1905. Tuttavia, decidono presto di andare a vivere sul mare, nella villa Spinola di San Michele di Pagana. Ugo consolida la ricchezza ereditata con attività innovative, gestendo il patrimonio immobiliare e i possedimenti terrieri, dove viene prodotto vino destinato ad essere esportato anche oltreoceano. La vita di Ugo e Solferina procede in bilico tra tradizione e modernità. Entrano a contatto con nuove mode e attività per il tempo libero, che arrivano dall’Inghilterra. Solferina pratica il tennis e la bicicletta, mentre Ugo l’automobilismo e la vela.
1925
Franco Spinola
Franco nasce nel 1878 e riceve una prestigiosa educazione. Studia a Genova, Torino, e alla Regia Accademia Navale di Livorno, dove si iscrive nel 1896. Avvia presto una brillante carriera militare che lo porta a viaggiare per il mondo e a partecipare a diverse operazioni militari. Combatte in entrambe le Guerre Mondiali e viene congedato con il grado di Ammiraglio. Non si sposa e vive buona parte della sua vita alla villa di Pagana. Il 31 maggio 1958, pochi giorni prima della sua morte, firma insieme al fratello Paolo l’atto di donazione del palazzo e della collezione che conserva allo Stato Italiano. Decide invece di lasciare la villa di San Michele di Pagana al Sovrano Militare Ordine di Malta, di cui è membro.
1958
Paolo Spinola
Paolo Spinola sembra essere il ribelle della famiglia. Nato nel 1880, si iscrive alla facoltà di chimica, senza terminare gli studi. La lontananza del fratello maggiore lo costringe a seguire il padre Ugo negli affari di famiglia. Nel 1910 si sposa con Virginia Peirano, figlia di un armatore ligure nata in Romania e cresciuta Londra. Dopo alcuni anni di passione, viaggi in luoghi esclusivi e shopping sfrenato, il matrimonio fallisce, e nel 1923 i due riescono a ottenere il divorzio a Fiume, dove Virginia si risposa presto con il ricco inglese Stephen Courtauld. Paolo si legherà poi per tutta la vita, senza risposarsi, con l’attrice Hydée Urbani, che per lui abbandonerà le scene. Alla morte di Paolo, avvenuta nel 1969, l’antica casa di famiglia è diventata un museo da ormai dieci anni.